Roma, al Quadraro nasce lo spazio Garagezero

Giacevano da quasi mezzo secolo i garage sotterranei di via Treviri, un vicoletto appena dietro largo Spartaco nel quartiere Quadraro, Roma. Da quando vennero realizzati dall’architetto De Renzi, autorevole firma del secolo scorso, non sono stati mai utilizzati correttamente. Negli anni hanno assunto funzionalità diverse: da luogo di incontri per adolescenti dove sperimentare le prime pratiche di relazione, a deposito della refurtiva della mala vita dove furono scoperte 40 auto rubate di grossa cilindrata. In seguito sono divenuti dimora di migranti, poi discarica e infine un incendio sembrava aver messo fine definitivamente a quegli angusti locali 6 metri sotto terra. Dalle ceneri di quell’incendio nasce Garagezero un luogo recuperato al degrado e restituito al territorio in veste di spazio metropolitano per l’arte contemporanea. Un punto di inizio, un luogo di partenza, Garagezero propone un’iniziativa che parte dal profondo desiderio di definizione di autenticità nell’arte e nello specifico nell’artista, che compie un atto significativo e necessariamente responsabile. Punto di partenza una mail di invito ad un progetto: molte personalità dell’arte contemporanea hanno ricevuto la lettera di Garagezero senza sapere i nomi degli altri partecipanti (artisti e curatori) o quelli dell’organizzazione. Alcuni di loro hanno risposto, appoggiando esclusivamente l’idea romantica di risollevare lo spazio e il quartiere senza curarsi di sapere chi avrebbe partecipato, perché l’importante è dare valore con il sostegno dell’arte senza secondi fini. L’artista è stato chiamato a scrivere sul proprio lavoro, tramite il suo alter ego; contemporaneamente il curatore – scrittore e critico d’arte –  a scrivere sull’artista come persona, essere umano, amico, nemico, compagno, conoscente, (anche se si ha solo un’impressione visiva) come caratterialmente viene visto da colui che in realtà  legge il lavoro,  il lato professionale e non personale. Per chiudere e definire l’insieme degli scritti è stato chiamato un economista sociologo (con un passato da artista concettuale), a scrivere su ciò che è emerso da questa sperimentazione concettuale sul soggetto artista, scrittore, curatore, storico dell’arte; un verdetto su un pensiero contemporaneo. La mostra  sarà composta da un’esposizione di parole e immagini. Gli artisti che partecipano all’iniziativa sonp Ubaldo Bartolini, Alessandro Cannistrà, Laura Cionci, Rosa Foschi, Piero Mascetti, Adriano Nardi, Luca Maria Patella, Luana Perilli, Mariagrazia Pontorno, Beatrice Scaccia, Alessandro Scarabello. Info: www.garagezero.it.