A Frieze art fair la crisi rimane sull’uscio

Londra

Il mercato delle opere d’arte non conosce crisi. Per averne una conferma, senza attendere la vendita all’asta il mese prossimo di “Still Life With Tulips” di Picasso stimato 50 milioni di dollari, basta passare dalla Frieze Art Fair di Londra. Una fiera d’arte che per la prima volta ha mescolato opere contemporanee e classiche. Quindi a un Mao con i tergicristalli si contrappone un gargoyle del XIII secolo. Senza contare dei televisori senza schermo o l’immancabile Picasso.Questa fiera è un’occasione unica per i collezionisti d’arte e un grande affare per le 170 gallerie presenti.”Chi non fa parte di questo mondo – racconta Amanda Sharp, cofondatrice di Frieze Art Fair – trova incredibile che il mercato dell’arte vada così bene. Le gallerie non chiudono, le fiere sono affollate di persone che acquistano in continuazione”Secondo dei dati che circolano alla fiera londinese, qui sono esposte opere per un miliardo e mezzo di dollari. E gli acquisti procedono a ritmi vertiginosi. Questa scultura di Paul McCarthy è stata venduta dopo nemmeno dieci minuti dall’apertura della fiera per un milione di dollari. Ci sono quadri di Damien Hirst e Picasso e tutto va a ruba quasi immediatamente. I compratori, conferma Amanda Sharp, vengono soprattutto dalle economie emergenti. I nuovi collezionisti d’arte, i pochi che si possono permettere investimenti del genere in tempi di crisi, vengono da Russia e Asia.