Il mese della performance

Dicembre 2012 è il mese della performance qui in Italia: due manifestazioni che guarda caso iniziano lo stesso giorno, l’8 dicembre, hanno come protagonista questa forma d’arte: Viva peformance lab a Cosenza e Venice international performance art week a Venezia. La performance ha sempre un carattere interattivo, coinvolge il pubblico mentre l’artista si esprime: si crea un dialogo basato sulla percezione, sullo scambio, e tutto è immediato. Non a caso le azioni si svolgono nel qui ed ora: la performance è fuggevole, ma lascia il ricordo, il sentimento, la sensazione, lo svolgersi emozionale.

È basata sul corpo e sulla sua espressività: il medium corporale acuisce le problematiche trattate con un grande impatto emotivo. Il corpo si impone come presenza e allo stesso tempo come attivo labirinto di significati, con un’intenzione che emana dalle differenti personalità che si mettono in gioco. La performance non rappresenta, è; non ritrae ma agisce; non fissa ma comunica istantaneamente. Il campo d’azione è sia privato, intimo, possessivo, sia sociale, politico, onnicomprensivo. Spesso le performance sono filmate ma ciò che si prova nel momento dell’azione può trasparire solo in parte dalle immagini video: è l’immediatezza che crea il pathos. Viva Performance Lab a cura di Tania Bruguera e Cristiana Perrella, si svolge a Cosenza l’8 e il 9 dicembre. Partecipano 8 artisti internazionali e 8 artisti under 35; è promosso dal comune di Cosenza, dal Maxxi arte e da Unical. Mentre Venice international performance art week che si svolge dall’8 al 15 dicembre a palazzo Bembo a Venezia, alla sua prima edizione, è a cura di VestAndPage con la collaborazione dell’associazione culturale studio Contemporaeno, dell’accademia di Belle arti di Venezia, del Venice open Gates e della global art affairs foundation.

Gli artisti sono trentuno e provengono da sedici paesi diversi: oltre alle performance dal vivo ci sono documentazioni video e installazioni. Sono presenti grandi personalità del mondo dell’arte come Jan Fabre, Yoko Ono, Hermann Nitsch e Valie Export, insieme a più giovani come l’italiana Francesca Fini. La manifestazione si pone nel contatto fra artista e pubblico per una riflessione sull’arte originata da uno dei linguaggi più contemporanei esistenti. Si parla del sociale nel significato più ampio del termine unendo l’estetica all’etica. I temi sono l’inter-connettività, la conoscenza esperienziale, l’empatia, la durata e la resistenza, la persistenza, la necessità, lo sforzo prolungato, la consapevolezza, la lotta e l’amore. Durante la settimana si svolgono laboratori e conferenze, su tematiche che riguardano questa espressione artistica, che coinvolgono ricercatori riconosciuti in campo internazionale.

8-9 dicembre, Cosenza

info: www.fondazionemaxxi.it

8-15 dicembre, Venezia

info: www.veniceperformanceart.org

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