Musica e parole per C.A.Bixio

Conosciuto in tutto il mondo per aver inventato la canzone in lingua italiana, Cesare Andrea Bixio è ricordato, non solo come musicista, ma anche come grande imprenditore. Un uomo che ha saputo rivoluzionare il mondo del cinema componendo melodie per La canzone dell’amore, il primo film sonoro italiano. Autore tra gli anni ’20 e i ’30 di spettacoli di varietà e cabaret, fondatore della prima discografica dedicata alle colonne sonore di diversi musicisti tra cui spiccano Morricone, Rota, Piovani, Goblin, Keith Emerson e della prima casa editrice di musica leggera nel 1920. Con Bixio la grafica, che all’epoca ricopriva un ruolo di grande rilievo per il lancio di un brano musicale, raggiunge livelli di estrema eleganza, dal forte impatto visivo, creando partiture dalle copertine che sono vere opere d’arte futuriste, déco e liberty.

C. A. Bixio musica e parole nel 900 italiano, è un’esposizione composta da partiture, stampe, filmati, documenti, epistolari, foto, inediti che accompagna in un viaggio tra Napoli, Parigi, Milano e Roma, città a lui care e tappe italiane di questa mostra itinerante che partendo da Ravello raggiungerà anche New York e Tokio. Ma sono i castelli romani i futuri protagonisti di un progetto più duraturo e da lui stesso voluto: documenti originali televisivi e cartacei, immagini, foto, abiti di scena, proiezioni di film andranno a costituire il copioso corpo della fondazione a lui dedicata. Una volontà espressa anche dal figlio Franco, intenzionato a far scoprire alle generazioni di oggi e di domani «la gioia di ascoltare melodie immortali e apprezzare la straordinaria varietà di canzoni» attraverso un omaggio permanente all’artista. Per realizzare la mostra i figli Franco e Andrea Bixio hanno richiesto la collaborazione dell’università di architettura Sapienza di Roma, affidando l’allestimento a Massimo Burlina. L’idea, spiega l’architetto, è stata quella di «ricreare un ambiente domestico, familiare, dove poter muoversi sentendosi a proprio agio». E sono proprio le famose canzoni di Bixio a ispirare la suddivisione di questo percorso, Mamma dedicata agli incondizionati affetti familiari, Parlami d’amore Mariù, emblema della canzone d’amore che non conosce confini temporali e geografici e infine Vivere, inno alla vita e all’uomo che non si arrende. Tre percorsi tematici per introdurre all’esposizione delle copertine musicali in una mostra che, allargando lo sguardo su innovazioni e curiosità, avvenimenti scientifici e contributi artistici, conduce alla scoperta della personalità di Bixio e della sua epoca, momento di grande fermento creativo e culturale. «Attraverso quelle canzoni, passo dopo passo, si andava formando un linguaggio e una coscienza comune, un senso di nazione che invece la storia continuava a negare e a mettere in pericolo» per usare le parole di Paolo Logli. Conoscere e ascoltare la musica di Bixio significa rivivere i sentimenti, i sogni, i cambiamenti storici e di costume che hanno caratterizzato il ‘900 per quasi cinquant’anni. Bixio si annovera a pieno titolo tra i geni che hanno dato credibilità internazionale al nostro paese.

L’appuntamento ospitato al Ravello festival rappresenta l’anteprima mondiale della mostra curata da Andrea e Franco Bixio e Giuseppe Pasquali, coordinata da Renato Marengo e organizzata da Palco Reale di Gianni Sergio. La mostra è inoltre insignita della Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Fino al 31 ottobre, chiostro inferiore e Teatro di villa Rufolo, piazza Duomo, Ravello. Info: www.ravellofestival.com