Scritto nel destino

Era scritto nel destino l’incontro delle due artiste Marta Pilone e Carmen Novaco, protagoniste della mostra Car- Ma, allestita dal 12 gennaio vicino Napoli, nella storica zona industriale di Nola Asi Marigliano, all’interno dei locali di una nota azienda di interni per l’aeronautica. La mostra porta nel nome questa ineludibile sinergia creativa al femminile: Car. Ma è l’unione delle sillabe iniziali dei nomi delle due amiche che hanno avviato un sodalizio che le porterà lontano. Pilone è già una navigata artista, appartiene al Movimento internazionale Madì, nato in Argentina nel 1944 nell’orbita della rivista Arturo, una corrente artistica non figurativa, che trova un precursore in Vassilij Kandinskij con le sue colorate geometrie astratte, e tra i fondatori Carmelo Arden Quin. Madì significa Materialismo dialettico, ossia una forma di arte in cui ogni oggetto non intende significare altro da sé, in cui la cornice che separa la creazione dal fruitore è abolita e non esistono titoli delle opere perché non intendono rappresentare nulla. Arte Madì significa tenere più di tutto a una modalità assolutamente ludica nel creare, in cui le forme non derivano da nessun progetto teorico o ideale e significa soprattutto trionfo di colori nitidi, intensi e puri.

Pilone e Novaco si conoscevano da bambine, da adolescenti hanno condiviso il periodo spensierato delle feste e degli amici comuni, ora, dopo quaranta anni si sono incontrate. Carmen ha sposato un imprenditore nel settore delle forniture per aeronautica, Marta ha abbracciato la poetica Madì, esponendo a Napoli, Parigi, Bologna, New York, Ettlingen, Budapest, Buenos Aires e in molte altre sedi. Carmen coltiva da sempre la passione dell’arte ma tiene nel cassetto le sue ambizioni creative fino all’incontro con Marta, che senza nessuna rivalità o gelosia la coinvolge in un’esperienza fino a poco prima inimmaginabile: cercare materiali di risulta industriale da integrare nelle opere Madì. Marta ha trovato nel plexiglas, con la sua luce e la sua plasticità, il materiale di elezione per le sue opere ma da tempo è in cerca di qualcos’altro per esaltare e valorizzare gli effetti cromatici delle sue opere. Sta pensando all’alluminio proprio quando ritrova, dopo quaranta anni, la sua cara amica Carmen, che può cercare per lei copiosi pannelli di alluminio avanzati dalla produzione industriale del marito e pronti a diventare arte.

Ora Carmen e Marta hanno grandi progetti: la prima sta spronando l’amica a prendere parte al Movimento internazionale Madì, sottoscrivendone il manifesto programmatico, la seconda vuole mettere a disposizione la sua decennale esperienza imprenditoriale per trasformare le opere d’arte Madì in oggetti di design e arredamento di interni, destinati a soddisfare le esigenze estetiche di un mercato raffinato. Nei locali dell’azienda di Nola le due artiste hanno esposto le loro prime composizioni: oggetti di alluminio lavorato a caldo e plexiglas dai colori nitidi e sgargianti. Il filo rosso è senza dubbio la forma circolare, tanto cara a Pilone, perché in grado di evocare il concetto dell’infinito. Questo sodalizio artistico è diventato una esuberante amicizia, che ha davanti a sé una lunga strada prima di esprimere tutto il suo potenziale filosofico, creativo e soprattutto affettivo.

Info: www.caldarelli.it/libri/madi.htm