Scala C non è una scala

Scala C non è una scala, tanto per essere chiari fin dal principio. «A Scala C si tratta di arte e vita, Scala c è una casa, è uno studio, uno spazio versatile dove convogliano arte, vita, studio, festa, amicizia e creazione». Per dirla con le parole delle loro fondatrici: Nicole Voltan e Sandra Hauser. Via Nino Bixio 41 è la base di questa attività che non riesce a trovare una definizione ma spazia fra mille termini senza che nessuno la rappresenti veramente fino in fondo. Su questa ambiguità (del resto l’esattezza di una definizione lasciamola agli scienziati) si presenta il secondo appuntamento di Scala C riservato, come fanno sapere dal comunicato stampa, «ad artisti indipendenti dell’avanguardia contemporanea internazionale». Così, dal primo giorno di primavera fino al 31 marzo la Scala non scala si fa teatro di una serie di eventi che coinvolgono creativi dalle discipline più svariate. Le performance si fondono con concerti musicali che a loro volta fanno da colonna sonora a esposizioni di quadri. Proprio alla musica è dedicato il finissage che alterna a fine mese le installazioni sonore di Pappalardo e Trovalusci con un live elettroacustico di Phlox e Della Rocca per concludere con l’elettronica sperimentale di Ynaktera e Binary coded brain. Fra gli altri ospiti troviamo anche Francesca Romana Pinzari, Gianluca Esposito, Anna Ramasco e Giulia Caira.

Secondo evento questo per Scala C che aveva esordito lo scorso anno con un programma ononimo e che per questa edizione decide di chiamare l’evento Scala C All. In quel tutto è forse racchiusa la poetica del progetto che sembra mirare a un globalità estesa, infinita, un’idea di base che preferisce abbracciare una totalità invece di approfondire particolarità. La necessità di allargare i confini fa da filo rosso per tutto ciò che viene presentato in Scala C a partire proprio dalla location, spazio che tenta in tutti i modi di essere altro da una casa, altro da una galleria o da una sala concerti pur non rinunciando a nessuna delle tre caratteristiche. Sconfinamento che arriva fino al titolo che da Scala C All si trasforma in Call e diventa, sempre nelle parole delle due artiste: «Una chiamata, come squillo a un citofono, come urlo in un quartiere, quello di Piazza Vittorio, oggi teatro di multi-etnicità e libertà di vita ed espressione, ma anche nuovo utero della creatività romana».

Opening Ven 21 Marzo | ore 18.00 – 22.00 | Inizio Performance ore 19.00

Sab 22 e 29 | Dom 23 e 30 Marzo | Arte Clandestina di Francesco Impellizzeri e Mikele Abramo
Inizio spettacolo ore 18.30 | Per info e prenotazioni: [email protected]

Finissage Lun 31 Marzo | ore 18.00 – 24.00 | Inizio concerti ore 19.00
Teiuq – Sound Collage | Simone Pappalardo + Gianni Trovalusci – Sperimentale | Phlox + Marco Della Rocca
Arte Sonora Elettroacustica, A/V | Ynaktera + BinaryCodedBrain – Elettronica Sperimentale, A/V

Orari mostra: Lun – Ven 14.00 – 20.00 | Sab + Dom 14.00 – 22.00
Scala C, Via Nino Bixio 41, 00185 Roma | www.infoscalac.blogspot.it | [email protected]