Gioielli come sculture

Una location non convenzionale dove l’arte contemporanea può esibire nuovi talenti in un ambiente ricco di stimoli con un’ampia sede al centro di Roma: Mad Zone, lo spazio multifunzionale ideato e gestito da Tania Mazzoleni e Anna Mastropietro, accoglie la primavera con l’esposizione dei gioielli dello scultore Gabriels. L’autore forgia le sue originali sculture in gioielli preziosi, realizzati in stretta collaborazione con alcuni orafi italiani di prestigio, per esporli in prima assoluta agli appassionati romani. Figure mitologiche, zoomorfe e di fantasia prendono forma da raffinati disegni per venire impreziositi dai metalli di pregio impiegati. Da sculture scomponibili che richiamano meccanismi da orologio svizzero, le opere di Gabriels si tramutano in opere prèt-a-porter da indossare visibili fino al 10 maggio. A fare da cornice alle sculture gioiello l’opera pittorica Acid di Elio Varuna: una tela mistica che incarna gli effetti inebrianti di certe sostanze più o meno naturali tramite lo scroscio cromatico che sprigiona dalla sua tela catturando lo spettatore.

A fianco dell’opera di Varuna sono esposte le delicate opere di carta dell’artista Luca Cassine con l’obiettivo di rendere tangibile la leggerezza di un soffio di ali grazie alle sue farfalle di carte pregiate che costituiscono il cuore della sua mostra Metamorfosi. È ancora il tema della metamorfosi che si ritrova nel ciclo di fotografie Genesi di Andrea Pacanowski attraverso il quale l’artista esplora la trasformazione graduale e poetica di un’orchidea in un corpo femminile. Donne dai corpi perfetti al centro della ricerca dello statunitense Chuck Sperry, le cui serigrafie silk screen presentate dalla Mondo Bizzarro gallery offrono un’accattivante fusione tra eros e natura. Dai liquidi colorati stesi con un gesto fluido sulle tele acquerellate o ad olio dall’artista Agnes Cecile nascono figure femminili alla cui bellezza non ci si può sottrarre. Sguardi intensi si alternano con apparizioni di donne che emergono dai vapori tinteggiati creando incontri improvvisi dall’aura mistica. Infine, i raffinati quadri del pittore Jonathan Pannacciò si avvalgono di eleganti geometrie che ogni volta si prestano per interscambiare i loro moduli generando pattern inattesi per visioni sempre nuove, come quelle che ci dona la primavera. Tante suggestioni, insomma, nell’ibrido spazio che affida la direzione artistica delle mostre ed esposizioni alla curatrice Julie Kogler.

Mad Zone, via Palermo 34b, Roma. Info: www.madzone.it