Sotto i cieli dipinti

Silvano Landi è un cinquantenne scrittore affermato che, abbandonato dalla moglie, finisce rinchiuso in un ospedale psichiatrico. In realtà si trova lì dopo essere stato rinvenuto in stato confusionale su una spiaggia. Silvano, infatti, non riesce più a comprendere la realtà che lo circonda e disegna, in modo ossessivo, due elementi ricorrenti nelle sue visioni: una stazione di servizio e un imponente albero spoglio. Parallelamente è attratto dalle lettere rinvenute del bisnonno, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale, che dal fronte scriveva a casa; il militare era sempre a un passo dalla morte, ma animato da una ferrea volontà di vivere per poter tornare, un giorno, dalla moglie e dal figlio. Due storie che, intrecciandosi, diventano Una storia (128 pagine, 18 euro), che è il titolo del nuovo graphic novel di Gipi – all’anagrafe Gian Alfonso Pacinotti – pubblicato da Coconino press e Fandango libri. (Qui la voce della sua probabile candidatura allo Strega)

Pisano, classe 1963, Gipi era lontano dalla narrativa disegnata da un paio di anni; un periodo di silenzio (non forzato, ovviamente) nel corso del quale l’autore aveva riposto matite e colori in un cassetto per dedicarsi a un’altra sua grande passione: il cinema. Nel 2011 il debutto dietro la macchina da presa con la pellicola L’ultimo terrestre (liberamente ispirata al romanzo a fumetti Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti). La trama si svolge durante l’ultima settimana prima dell’arrivo di una civiltà extraterrestre sulla terra (un arrivo annunciato dai governi). Quindi la telecamera indugia su Luca Bertacci, un uomo con grandi problemi di relazione che, abbandonato dalla madre quando era piccolo, è cresciuto nell’odio per le donne. Nella diffidenza e, soprattutto, nell’incapacità di nutrire sentimenti.

Sentimenti che invece sono l’anima dei lavori di Gipi, come si evince (anche) dal graphic novel Una storia. Sfogliando le pagine del volume (particolarmente atteso da appassionati e addetti ai lavori, occorre sempre ricordarlo) emerge, con tutta la sua forza, la storia della fragilità di ognuno di noi, sospesi tra la ricerca della bellezza e il continuo sentimento della sua perdita, tra la dolcezza e la tragedia esistenziale. Sotto i cieli dipinti ad acquerello di una natura lucente e crudele, Gipi – la cui poetica è spesso accostata a quella di Andrea Pazienza – tratteggia donne e uomini fallibili, pronti però a reagire. Ad affrontare, a viso aperto, la loro storia. Info: www.coconinopress.it

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