Premio Arte Laguna, i cinque vincitori

Venezia

Con la proclamazione dei cinque vincitori assoluti, l’ottava edizione del premio Arte Laguna giunge alla sua conclusione e al suo culmine. La giuria, presieduta da Igor Zanti (leggi il suo intervento)  ha scelto i cinque vincitori, uno per ogni sezione del premio – pittura, scultura, fotografia, videoarte e performance, arte virtuale –, si aggiudicano un premio in denaro del valore di 7.000 euro ciascuno.

SEZIONE PITTURA Vincitrice: Bianca de Gier (Gouda, Olanda). Opera: The Four Seasons (nr. 56). Motivazione: “La pratica di Bianca de Gier si basa al contempo sulla ricerca e la pratica della pittura, svelando il riflesso, la reazione intima della comunicazione globale e del flusso di informazioni contemporanee ed esplorando il sottile legame fra memoria individuale e collettiva”.

SEZIONE SCULTURA Vincitore: Elaine Byrne (Dublino, Irlanda) Opera: Raum. Motivazione: “la giuria ha selezionato quest’opera in quanto unisce riferimenti architettonici modernisti ad un approccio personale, ai ricordi delle esperienze vissute. L’opera abbatte anche i confini tra linguaggio e nazionalità decostruendo i muri fisici ed emozionali che innalziamo intorno a noi. Quest’opera è una potente metafora della relazione tra individuo e società del nostro tempo”.

SEZIONE FOTOGRAFIAmVincitore: Victoria Campillo (Barcellona, Spagna). Opera: Gardens. Motivazione: “l’opera vincitrice è stata scelta per l’originalità del soggetto, la capacità di tradurre in immagine strutture pre-esistenti d’uso quotidiano, trasformandole in un’opera concettuale, con uno sguardo ironico in riferimento alla storia dell’arte contemporanea”.

SEZIONE VIDEOARTE E PERFORMANCE Vincitore: Apiyo Amolo (Kenya). Opera: Not Smiss Made. Motivazione: “per i contenuti che affrontano il tema dell’identità in un senso profondamente contemporaneo, integrando una raffinata ricerca tecnica e compositiva con un approccio di grande attualità”.

SEZIONE ARTE VIRTUALE (Nancy, France – Forbach, France). Vincitori: Émilie Brout & Maxime Marion. Opera: Dérives. Motivazione: “l’opera vincitrice sovverte e vivifica tanto la storia del cinema quanto la tradizione dei video di found footage, propone una potente metafora visiva della natura liquida del mezzo digitale e dell’esperienza quotidiana della navigazione ipertestuale”.

La mostra sarà visitabile nelle sedi dell’Arsenale, Telecom Italia Future Centre e Istituto Romeno fino al 6 aprile 2014 tutti i giorni dalle 10 alle 18.