Lazio, idee per la cultura/4

Quale spazio per l’arte contemporanea? Quale ruolo per la cultura nella nuova giunta che da febbraio sarà alla guida della regione Lazio? In attesa delle amministrative, i protagonisti del settore hanno chiesto a Nicola Zingaretti, il candidato del centrosinistra e segnatamente del Pd, di dire la sua sul sistema delle arti contemporanee. Associazioni, galleristi, fondazioni, artisti e operatori del settore si sono incontrati in occasione di Contemporaneart negli spazi della fondazione Cerere, a Roma, per confrontarsi con l’attuale presidente della provincia. Di seguito una sintesi degli interventi per dare un quadro dei desiderata dei protagonisti e nel complesso – è il caso di dirlo – dello stato dell’arte nella nostra regione. L’intervento di Zingaretti può essere ascoltato direttamente qui. Ringraziamo Marcello Smarrelli, la fondazione Cerere e Vocazione Roma per la disponibilità. (M. Z.)

Claudia Cavalieri di Sguardo Contemporaneo. Le proposte riportate sono state condivise anche con la Wip in project (referenti Giovanna Cozzi, Linda Mazzoleni, Silvia Garzilli) e con Elsewhere factory (referente Riccardo Uras)

Creazione di un database territoriale destinato a raccogliere i portfoli degli artisti e degli operatori culturali under 35 della regione Lazio: la creazione di un database on line in cui inserire i portfoli degli artisti e degli operatori del settore (persone fisiche, associazioni, collettivi) under 35 domiciliati e/o residenti nella regione Lazio diventa da una parte uno strumento di ricerca per critici e curatori, quindi un dispositivo per dare maggiore visibilità agli artisti stessi; dall’altra stimola una ricerca di potenziali collaboratori non solo sulla base di conoscenze ma anche di competenze, grazie alla possibilità di una semplice e immediata visualizzazione online di portfoli, cv e contatti.
Nel database sarebbe opportuno inserire i diversi profili suddivisi per categorie professionali- dal project manager al curatore, dall’ufficio stampa a chi si occupa di fundraising, dal videomaker al fotografo e all’artista- affinché diventi uno strumento agile e immediato nella consultazione. Nel database territoriale gli utenti devono avere la possibilità di interagire, inserendo le proprie candidature e i propri annunci.

Utilizzo edifici abbandonati e non utilizzati: il riutilizzo di immobili caduti in disuso dovrebbe essere destinato a sedi di associazioni e collettivi, a studi d’artista e spazi espositivi no profit per contribuire sia alla riqualificazione di aree urbane che allo sviluppo di contesti alternativi per la fruizione e la produzione dell’arte contemporanea. L’utilizzo degli spazi dovrebbe essere permesso dietro il pagamento di una cifra che serva realmente a coprire le spese vive.
La destinazione degli spazi potrebbe avvenire anche sulla base di una selezione di progetti specifici che abbiano una durata temporanea.

Turismo e percorsi culturali alternativi: la costruzione di un piano per il turismo culturale indirizzato a percorsi alternativi, non incentrato solo sulle classiche visite ai siti monumentali di Roma (dal Colosseo ai musei Vaticani) ma anche orientato alla conoscenza di tutte le realtà che fanno vivere l’arte contemporanea (le fondazioni, le gallerie, le associazioni, i collettivi di artisti). Finanziare le associazioni di giovani e i collettivi che operano nel settore turistico e didattico.

Claudia Cavalieri di Sguardo Contemporaneo

Leggi l’intervento di Fabrizio Russo

Leggi l’intervento di Alfredo Pirri

Leggi l’intervento di Giorgio Galotti

 

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